made n.17 Giugno 2019
LA RIPRESA DELLE OSTILITÀ
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Dalla documentazione di Herr Vogt

Parigi, 8 febbraio (46, rue Lafayette)
Caro Marx !
Mi fece gran piacere d'avere, mediante la tua del 31 corrente, un diretto segno di vita da parte tua, e tanto più pronto mi trovi a darti Ie chieste informazioni sulle ginevrate in questione, inquantoché te ne volevo scrivere motu proprio.
Che il Vogt ti metta insieme, come scrivi, con cose a te del tutto ignote, fu infatti la prima riflessione non solo mia, ma di tutti i conoscenti ginevrini di qui, allorché occasionalmente ce ne consultammo, e quindi, a tributo della verità, m'assunsi di comunicarti Ie opportune notizie su “Bürstenheimer”…" Banda dello zolfo”…, ecc.
Comprenderai quindi che la tua duplice domanda 1°) Chi erano i “Bürstenheimer”, che facevano?  2°). Chi era la "Banda dello zolfo”, di che elementi si componeva, che faceva? – mi veniva giusto a proposito.
Prima però debbo avvertirti d'un'offesa all'ordine cronologico, poiché in virtù di essa la priorità spetta alla "Banda dello zolfo”...
Se il Vogt voleva dipingere il diavolo al filisteo tedesco, anzi bruciarglielo sul capo a forza di zolfo, e nello stesso tempo "pigliarsi piacere”... avrebbe davvero dovuto prendere a tipi delle figure più diaboliche che non quegl'innocenti, allegri geni da bettola, che noi seniori dell'emigrazione in Ginevra chiamavamo per ischerzo, e senza nessun secondo pensiero maligno, sotto il nome di “Banda dello zolfo”, e che accettavano tale designazione con la stessa bonarietà.
Erano lieti figli delle Muse, che avevan passato i loro examina ed exercitia practica nelle varie piccole rivolte della Germania meridionale, e in ultimo nella campagna dell'impero, e ora andavano irrobustendosi, per la subìta bocciatura, con i loro esaminatori e maestri d'esercizi in rosso a Ginevra, per una futura riassunzione dell'affare...
Naturalmente poi va escluso dalla Banda chi o non venne a Ginevra affatto o ci venne dopo il suo scioglimento.
La medesima non era che una fioritura locale ed effimera (veramente quindi il sublimato avrebbe a chiamarsi fiori di zolfo); però, e probabilmente per quel suo Rummeltipuff che sapeva di rivoluzionario, era d'odor troppo acuto per i nervi dei confederati, poiché il Druey soffiò e il fiore si disperse a tutti i venti.
Solo un pezzo dopo arrivò a Ginevra l'Abt, ed alcuni anni più tardi il Cherval, ove olezzarono "ognuno a suo modo”, ma non davvero, come afferma il Vogt, in quel mazzo da tempo strappato, da tempo svanito, da tempo dimenticato.
L'opera della banda si riassume press'a poco in questi termini: lavorare nella vigna del Signore.
Insieme mandavano avanti la redazione del Rummeltipuff, col motto: "Resta nel paese e nutriti di rosso”, nel qual foglio, spiritosamente ed umoristicamente, se la ridevano di Dio e del mondo, segnalavano i falsi profeti, sferzavano i parlamentari (inde irae),  e con tuttociò non risparmiavano né sé né noi, ospiti, ma con una coscienziosità ed imparzialità degna d'encomio mettevano in caricatura tutto e tutti, amici ed avversari.
Che non istavano con te in nessuna comunicazione, che non portavano la tua scarpa attillata, non occorre che te lo dica io. Però non posso nasconderti che tale calzatura non sarebbe stata di loro gusto.
Lanzichenecchi della rivoluzione, bighellonavano intanto nelle pantofole dell'armistizio, in attesa che quella li riattirasse e fornisse del suo proprio coturno (stivali a sette miglia del progresso assoluto), e sarebbe capitato male chi avesse loro turbata la siesta con l'economia politica marxista, con la dittatura operaia, eccetera!
Buon dio! II lavoro che sbrigavano loro, richiedeva tutt'al più un presidente di bettola, e i loro studi economici si volgevano intorno al pot e al suo riempimento rossastro. "II diritto del lavoro – diceva una volta l'uditore Backlisch, un onesto maniscalco dell'Odenwald – andava benissimo, ma che lo lasciassero in pace col dovere del lavoro...”.
Lasciamo dunque ricadere la pietra sepolcrale della “Banda dello zolfo” sacrilegamente alzata.
Veramente un Hafis avrebbe da cantare il Requiescat in pace a scongiuro d'ogni futura profanazione.
In mancanza di ciò ricevi con la presente pro viatico et epitaphio il grido: “Loro tutti han sentito l'odor della polvere” mentre il loro sacrilego storiografo non è arrivato che a fiutar dello zolfo. I “Bürstenheimer” spuntarono appena quando i banditi dello zolfo non vivevano ormai che per tradizione nella leggenda, nei registri dei filistei e nei cuori delle belle di Ginevra.
II Sauernheimer spazzolaio e legatore [in tedesco Bürstenmacher è Spazzolaio], il Kamm, il Ranickel. ecc., vennero in lite con l'Abt; e avendo preso vivamente parte per essi l'Imandt e io, fummo anche da lui osteggiati.
L'Abt fu di conseguenza citato dinanzi un'assemblea generale in cui s'era riunita l'emigrazione e la società operaia quali cour des pairs, rispettivamente haute cour de justice, ove infatti comparve, e non solo non mantenne Ie accuse lanciate contro gli uni e gli altri, ma dichiarò nettamente d'averle campate in aria, come rappresaglia contro Ie accuse dei suoi avversari, costituite dei medesimi elementi.
“Salsiccia per salsiccia, Ie rappresaglie son quelle che tengono insieme il mondo!”, pensava egli.
Dopoché ebbe valorosamente sostenuto questo sistema di salsiccia, e persuaso della sua praticità gli altri soci, in seguito a che furon portate Ie prove delle accuse lanciate contro lui, fu dichiarato confesso di calunnia intenzionale, confesso degli altri misfatti a lui imputati, e quindi cacciato in fondo e scomunicato.
En revanche si mise a chiamare gli alti pari, in origine solo i soci di cui sopra, “Bürstenheimer”, come vedi una felice combinazione del nome e dello stato del primo fra essi, che quindi devi venerare come capostipite di quei Bürstenheimer, senza però poterti arruolare od aggregare e tale stirpe, sia che comprenda in sé Ie maestranze o la paria: poiché sappi che quelli tra loro che s'occuparono di "organizzazione della rivoluzione” lo fecero non già come tuoi seguaci, ma come tuoi avversari; adorando il Villich come loro Dio-Padre o almeno loro Papa, e anatemizzando te come anticristo o antipapa, tantochè il Dronke, che passava nella diocesi di Ginevra come solo tuo partigiano e legatus a latere, fu tenuto lontano da tutti i concili, salvo l'enologico, ov'era primus inter pares.
Gordon Matta-Clark 1974, Splitting
Ma anche la “Bürstenheimeri”, era, come la " Banda dello zolfo”, una pura effemeride, e si disperse dinanzi al potente soffio del Druey.
Ora che un discepolo di Agassiz andasse a incappare in questi profili dell'emigrazione ginevrina e a cavarne fuori così favolose storie naturali come quelle imbandite nel suo opuscolo, deve in relazione alle “species Bürstenheimerana” meravigliare tanto più, in quanto appunto di queste aveva a disposizione uno stupendo specimen in forma di mastodonte dell'ordine dei ruminanti in persona del proto-Bürstenheimer Raniekel nel proprio gabinetto zoologico. Pare quindi che la ruminazione non siasi compiuta bene o non sia stata giustamente studiata da detto discepolo..... 
Eccoti dunque tutto quanto chiedevi e au delà.

Ora, però, vorrei chieder qualcosa anche a te, cioè la tua opinione sull'introduzione di una quota di successione pro patria, vulgo lo Stato, come principale fonte finanziaria, togliendo Ie imposte che gravano sulle classi non abbienti, e diretta naturalmente solo contro Ie successioni importanti...
Accanto a questa tassa di successione mi occupano ancora due istituti tedeschi, "Aggregazione dei fondi” e "Assicurazione ipotecaria”, che vorrei rendere intelligibili qui, cosa che manca del tutto, come in genere, fatte poche eccezioni, i Francesi non vedono di là dal Reno che nebulose e sauerkraut.
Un'eccezione la fece tempo fa l’Univers, allorché, lamentando eccessivamente lo sminuzzamento della proprietà fondiaria, giustamente soggiungeva: "II serait désirable qu'on appliquât immédiatement les remèdes énergiques dont une partie de l'Allemagne s'est servie avec avantage: Ie remaniement obligatoire des propriétés partout où les 7% des propriétaires d'une commune réclament cette mesure. La nouvelle répartition facilitera Ie drainage, l'irrigation, la culture naturelle et la voirie des propriétés”.
A ciò fa seguito il Siècle, già un po' noioso in generale, ma quando si tratta di considerare Ie condizioni germaniche orbo addirittura, grazie al suo chauvinisme contento di sé, messo in mostra alla Diogene col vestito a brandelli, pasto che, quotidianamente riscaldato, serve ai propri abbonati per patriottismo.
Questo chauvin dunque, dopo aver pôrto all'Univers, la sua bête noir, l’obbligatorio saluto mattinale, soggiunge: “Propriétaires  ruraux, suivez ce conseil: dépuillez les petits au profit des grands. O fortunatos minium agricolas - trop heureux habitants des campagnes - sua si bona - s’ils connaissaient l’avantage à remanier obligatoirement la propriété ! ”. Come se, in una votazione dei proprietari per teste, i grandi prevalessero sui piccoli.
Del resto, lascia che l'acqua vada per la sua china, dà a Cesare quel ch’è di Cesare e a Dio ch'è di Dio, rispettivamente persino la “parte del diavolo”, e resto, così, in antica amicizia.
Il tuo : SCHILY

Vedi alla voce . ZOLFO (banda dello)

Victor Schily . 1860
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